Old but gold: Il volto giallo di Arthur Conan Doyle (Leone Editore)

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Il 22 maggio del 1859 nasceva Sir Arthur Ignatius Conan Doyle, padre di Sherlock Holmes e autore prolifico che amava cimentarsi in generi diversi. Oggi, senza neanche farlo apposta, parliamo di uno dei racconti usciti ieri per Leone Editore, “Il volto giallo”, uno dei casi racchiusi ne “Le memorie di Sherlock Holmes”.

Data di uscita: 21 Maggio

Acquistalo subito: Il volto giallo

Editore: Leone Editore
Collana: Gemme
Genere: Classici
Traduzione: Andrea Cariello

Prezzo: € 6,00
Pagine: 80

Grant Munro, un giovane commerciante di luppolo, giunge nello studio del dottor Watson per affidargli un’indagine sul conto di sua moglie. La donna gli aveva chiesto cento sterline, per poi iniziare a frequentare la villa dei vicini, apparentemente senza motivo. Recatosi sul posto, l’uomo aveva scoperto che, affacciato alla finestra del piano superiore della villa, c’era un misterioso individuo con il volto giallo.

Un caso ingarbugliato che Holmes, grazie alla sua perspicacia, riuscirà a risolvere.

Pubblicato per la prima volta nel 1893 su The Strand Magazine con le illustrazioni di Sidney Paget, “The adventure of the yellow face” o “Il volto giallo”, è la terza indagine racchiusa nella raccolta “Le memorie di Sherlock Holmes”. 

Nel 1992 il racconto è stato protagonista della trasmissione radiofonica di BBC Radio 4 come parte integrante di un progetto di Bert Coules in cui Clive Merrison interpretava il ruolo di Sherlock mentre Michael Williams quello di Watson e Helena Breck invece Effie Munro. Stesso discorso vale per un altro programma, questa volta nel 2005, intitolato Imagination Theatre con John Patrick Lowrie e Lawrence Albert . 

Se vi ricordate, anche nella serie televisiva di BBC, Sherlock, su una delle pareti dell’appartamento del consulente investigativo appariva una faccina gialla sorridente.  Tuttavia, vorrei condividere con voi un’interessante articolo dedicato a questo particolare smile, infatti sul profilo tumblr di devoursjohnlock trovate un curioso articolo su come questo particolare simbolo si sia evoluto durante le stagioni del telefilm.

Illustrazione di Sidney Paget

Torniamo però a noi, al racconto protagonista di oggi con testo a fronte che permette a chi legge di familiarizzare non solo con lo stile dello scrittore scozzese, ma anche di seguire un caso curioso in cui Sherlock e Watson sono protagonisti, una storia che per un momento sembra essere oscura e popolata da fantasmi, ma che alla fine si rivela essere tutto l’opposto. 

Quando Grant Munro, venditore di luppolo, si presenta da Watson e Sherlock per esporre il suo caso, la storia che narra cattura i due. Sì, perchè il signor Munro è disperato, sua moglie nasconde un segreto e nella villa adiacente alla loro di tanto in tanto appare una figura agghiacciante dall’aspetto peculiare, un volto pallido che si limita ad osservare e che poi scompare nel nulla. Ossessionato dall’accaduto il commerciante decide di rivolgersi a Holmes per venire a capo del mistero.

Sherlock non impiega molto a capire che le risposte si trovano nel passato della moglie di Munro, Effie, ma qualcosa sfugge ancora al suo intuito. Anche Sherlock può sbagliare. Dietro un volto giallo infatti si nasconde qualcosa di più di un crimine, la disperazione di una donna che l’ha portata al punto da doversi nascondere per paura che la verità la privasse dell’amore.

Questo è senza dubbio un racconto interessante, curioso e in qualche modo anche divertente da seguire, e ovviamente come sempre Arthur Conan Doyle ci regala qualcosa su cui riflettere, una storia ben strutturata che non tralascia neppure il più piccolo dei dettagli per intessere un altro piccolo capolavoro.

«dalla finestra del piano di sopra c’era quella faccia gialla e livida che ci osservava».

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Leone Editore per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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